sintomi iniziali di un mesotelioma sono molto aspecifici e possono essere ignorati a lungo, erroneamente attribuiti ad altre malattie o semplicemente inquadrati tra i segnali di cattive abitudini di vita, come il fumo, l’obesità, la sedentarietà.

L’assenza di specificità, accentuata soprattutto nei primi stadi, rende conto del lungo intervello di tempo intercorrente tra l”esordio della sintomatologia ed il momento della diagnosi. La metà circa dei pazienti scoprono la reale natura della loro malattia dopo più di sei mesi dalla comparsa dei sintomi.

Il sintomo più frequentemente riscontrabile nel mesotelioma pleurico è il dolore.

Esso si localizza al dorso o ad un lato del torace e può anche presentarsi come una sensazione di peso o di ingombro.

Molti pazienti accusano difficoltà respiratorie quali sensazioni di respiro corto o fame d”aria.

Meno comuni e generalmente più tardivi sono la tosse, problemi nella deglutizione, la raucedine, l” emissione di sangue con la tosse, gonfiore (edema) al volto o agli arti superiori. A questi si possono inoltre aggiungere sintomi osservabili nella maggior parte delle malattie neoplastiche come febbre, dimagrimento, facile affaticamento, debolezza muscolare.

Il mesotelioma peritoneale si manifesta spesso con dolore addominale, nausea, vomito ed una più rapida perdita di peso. La palpazione dell”addome può evidenziare una raccolta di liquido (ascite) o la presenza di una massa solida.

Questi sintomi, quando associati ad una storia di esposizione all”asbesto, devono subito insinuare nel medico il sospetto di un mesotelioma ed indurlo a procedere con esami mirati.

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1 Commento to “Cause e meccanismi patogenetici”

  1. Ade Grenouille ha detto:

    ..egregi, di recente mi sto interessando al tema amianto in quanto ho scoperto che il tetto di casa è costituito di tale materiale e che sta perdendo sostanze..da quanto tempo chi lo sa.
    Poiché nella palazzina risiede tutta la mia famiglia, ho un bimbo piccolo e ci sono anche altri bimbi che vi abitano..comincio davvero ad avere paura. L’amministratore da questo punto di vista non aiuta: ad una richiesta di valutare la reale tossicità del tetto ha risposto, 7 mesi dopo (lasciando intendere fossimo in lista d’attesa), con un capitolato sui prossimi futuri lavori. Il resto del condominio nn è particolarmente interessato a testare la situazione. Potete darmi voi una indicazione? A chi mi posso rivolgere per un prelievo di materiale? Qual’è la corretta procedura? Che rischi reali corriamo?
    Grazie anticipatamente
    Ade

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