Il 2 Luglio 2005, giorno delle dimissioni, i medici del reparto di Chirurgia Toracica non avevano più sospetti clinici,erano venuti a conoscenza della diagnosi,nessuno ebbe il coraggio di comunicarci la cattiva notizia.

Ad una mia espressa richiesta, alzando gli occhi al cielo  risposero  che Anatomia Patologica 2, distante 500 metri dal reparto,non aveva ancora completato l’esame istologico, che comunque doveva essere il Primario a comunicarci la diagnosi ,non appena il patologo faceva pervenire per iscritto l’esame istologico.
Noi avevamo dei brutti presentimenti,nell’incamminarci verso l’uscita del reparto ci sentivamo gli occhi dei medici addosso,la loro era Carità Cristiana volevano solo risparmiarci alcuni giorni di dolore.

Uscendo dal reparto un acre odore di sigarette ci avvolse,di fronte c’era la Cappella aperta entrammo e le nostre lacrime si fecero preghiera,una volontaria si avvicinò  disse di non disperarci anche le situazioni più drammatiche,con l’aiuto della Divina Misericordia, potevano risolversi.
Il nostro pensiero era rivolto a nostra figlia,trovare il modo di comunicargli la gravità della situazione era un problema nel problema,nel frattempo  aspettavo di leggere la diagnosi istologica,avevo letto su Internet che la diagnosi sul mesotelioma si presta ad errore.

Disperatamente  cercavo notizie che avvaloravano queste ipotesi  speravo che la diagnosi fosse di placche pleuriche,meno drammatica rispetto al mesotelioma.

Trovo un PDF sulla sezione medici del  sito Gime cercavo una motivazione per avere,eventualmente, un secondo parere clinico ,la cosiddetta second opinon in caso di diagnosi da tutti definita infausta.

Nella diagnosi differenziale delle neoplasie pleuriche è necessario tener conto che il cavo pleurico è  frequentemente sede di metastasi di neoplasie extrapleuriche che devono essere escluse per formulare con certezza la diagnosi di mesotelioma.
Le neoplasie che con maggior frequenza interessano la pleura sono:
• Adenocarcinoma metastatico
• Mesotelioma
• Carcinoma indifferenziato a piccole cellule
• Linfoma
• Melanoma metastatico
La diagnostica differenziale delle neoplasie pleuriche è resa particolarmente difficoltosa dalle caratteristiche dei campioni che più spesso arrivano al patologo, cioè i versamenti pleurici e le biopsie toracoscopiche, che possono presentare un serie di problematiche:
• Piccole dimensioni
• Artefatti da compressione
• Perdita di aggregazione cellulare nei versamenti e negli agoaspirati
• Cattiva fissazione (versamenti)

Nonostante i problemi indicati, in molti casi la morfologia della neoplasia è sufficiente per un orientamento diagnostico.
In gran parte delle situazioni, invece, sia in presenza di biopsie che, soprattutto, di versamenti, la sola valutazione morfologica non basta per dare indicazione di primitività. Di particolare rilievo a questo proposito è la diagnosi differenziale delle neoplasie epiteliomorfe o, più raramente, sarcomatoidi, che possono essere sia di natura epiteliale (carcinoma) che mesoteliale (mesotelioma)

Comunque, anche nei casi in cui l’istologia della lesione e la clinica sembrano orientare la diagnosi con sufficiente certezza, è sempre opportuno confermare la natura della neoplasia mediante un pannello di reazioni immunoistochimiche.

Leggo di problemi irrisolti nel fare la diagnosi differenziale tra un mesotelioma e un carcinoma :

I marcatori attualmente disponibili hanno sicuramente facilitato la diagnosi differenziale delle neoplasie pleuriche, ma la loro affidabilità non è mai assoluta, sia perchè le cellule neoplastiche possono perdere l’immunoreattività per alcuni marcatori delle cellule di origine o esprimere marcatori aberranti, che per la variabilità legata alla fissazione ed alla processazione dei campioni, per cui si raccomanda sempre di utilizzare pannelli di più marcatori.

Per molti quesiti di diagnostica differenziale (ad esempio, metastasi di adenocarcinoma gastrico o pancreatico) non esistono marcatori sufficenti per formare un pannello immunoistochimico discriminante. In questi casi, possono essere di aiuto la storia clinica, e l’aspetto morfologico della lesione

Insomma ci si attacca a tutto affinché il male sia minore.

La  conferma invece  arriva ed è quella che tu cercavi di rimuovere dalla mente.

Unita’ Anatomia Patologica 2

Comunicazione di diagnosi istologica

 

Materiale inviato:

A biopsia pleura

B biopsia pleura

 

Bari ,li 30/06/2005

Inviato da  CHIRURGIA TORACICA

Campione pervenuto il 20/06/2005

Sospetto Clinico.

Versamento pleurico dx con ispessimenti pleurici.  Paziente abitante da anni c/o Fibronit.

Reperto Macroscopico.

Pervenuti 2 contenitori:

A ) Privo di indicazioni: alcuni frammenti irregolari grigio-brunastri dal diam. max  variabile da cm.  0,3 a cm. 0,6

B)  Privo di indicazioni : alcuni frammenti fibro- adiposi  del diam.max variabile da cm. 0,4 a cm.0,9.

Diagnosi intraoperatoria provvisoria:

Sospetto mesotelioma

Diagnosi.

Mesotelioma maligno epiteliomorfo con prevalenti aspetti tubulari della pleura.

Reazioni immunoistochimiche:

Positive per CKAE1/AE3 (+++); Calretinina(++); Ki 67 (20%),

Negative per TTF-1

Il Patologo

Tags: , ,

Lascia un commento

Puoi usare questi tags per formattare il tuo commmento: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>